Locomotiva a vapore N. 316 FSE

DALL' IDEA ALLA NASCITA

L’A.I.S.A.F. Onlus e l’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Lecce, d’intesa con il Settore Attività Museale e Cultura Storica Ferroviaria delle FS, nel 1999 promuovono la realizzazione di una struttura museale ferroviaria a Lecce, come strumento di valorizzazione dell’area urbana e del territorio provinciale e regionale, grazie alle potenzialità culturali e di richiamo turistico di una iniziativa di questo tipo.

I musei dei trasporti, e ferroviari in particolare, sono diffusi e apprezzati in tutto il mondo, ma costituiscono una rarità in Italia, in particolare nel Meridione (dove esiste solo il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, presso Napoli).

 L’ubicazione a Lecce di un Museo Ferroviario assume particolare significato per la presenza della più estesa rete ferroviaria concessa d’Italia (le Ferrovie del Sud Est), ricca di notevoli peculiarità testimoniabili con la conservazione di vecchi rotabili ancora esistenti e adatta a un nuovo uso turistico e didattico per cui il museo potrà essere valido punto di riferimento.

IL PROGETTO DEL 2000

Nella sua ideazione il Museo ferroviario vorrebbe perseguire i seguenti obiettivi:

Raccolta e preservazione dei mezzi di interesse storico per la Puglia e zone limitrofe
• Sezioni dedicate, oltre che alle Ferrovie dello Stato e alle Ferrovie del Sud-Est, alle Ferrovie Garganiche, alla Ferrovia Bari Nord, alle Ferrovie Appulo Lucane
Esposizione di plastici e diorami  realizzati dal gruppo fermodellistico del Dopolavoro Ferroviario di Lecce
• Centro di documentazione sulla storia dei trasporti ferroviari in Puglia ed in particolare nell’area ionico-salentina, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento
Punto di riferimento per l’organizzazione di attività promozionali, didattiche e turistiche
• Istituzione di un convoglio storico, per effettuare suggestivi treni didattici e turistici sulle linee del Salento

capannone squadra rialzo

LA STRUTTURA ESPOSITIVA: I CAPANNONI DELLA SQUADRA RIALZO

La sede individuata per il Museo è stata fin dal primo momento la ex Squadra Rialzo di Lecce, situata in Stazione sul lato opposto al fabbricato viaggiatori e costituita da due strutture affiancate, con accesso da Via Giuseppe Codacci Pisanelli e con binari ancora raccordati alla rete FS (poi RFI).

Il primo edificio, databile agli anni trenta, in muratura e cemento armato, in ottimo stato di conservazione, ospita due binari e alcuni locali attigui, che potrebbero ospitare il materiale espositivo, la biblioteca con il centro di documentazione e i servizi.

La seconda struttura, più recente, è un capannone a intelaiatura metallica che copre altri tre binari.

I binari, coperti per una lunghezza complessiva di circa 250 metri, sono accessibili direttamente dalla radice sud della stazione e consentirebbero di ospitare un buon numero di rotabili storici, in condizioni ideali per la loro conservazione e visita.

 

AREE E SUPERFICI DEL MUSEO

Superficie complessiva dell’area:mq. 5.356
Locali espositivimq. 387
Locali di servizio: mq. 204
Capannone con copertura in muratura:mq. 660
Capannone con copertura metallica: mq. 1020
Superficie scoperta di pertinenza: mq. 3.085

I due capannoni possono ospitare una ventina di rotabili, mentre i locali attigui si prestano per l’esposizione di cimeli, apparecchiature di segnalamento e plastici ferroviari.

Il museo costituisce un ulteriore elemento qualificante di una zona urbana contraddistinta dalla presenza di importanti emergenze ambientali (Cave di Marcovito) e architettoniche (Ninfeo delle Fate), oggetto nel corso degli ultimi anni di numerosi progetti di riqualificazione, ma che attualmente risulta essere fortemente degradata.

La stessa area è inoltre interessata dal cosiddetto “ribaltamento della Stazione Ferroviaria“, vale a dire l’apertura di un accesso attrezzato sul versante Sud.

 

DALL'IDEA ALLA REALTA'

Superando enormi difficoltà, grazie alla disponibilità e l’aiuto di alcuni dirigenti e ferrovieri sostenitori dell’iniziativa, a partire dal 2000 sono giunti a Lecce e quindi inseriti provvisoriamente nella struttura, i rotabili d’interesse storico e tecnico che man mano si recuperavano nel territorio pugliese.

Contemporaneamente i locali sono stati ripuliti ed attrezzati alla meglio, riutilizzando parte degli impianti residui, per consentire un sia pure minimale percorso di visita.

Dal 2001 l’AISAF, con l’autorizzazione della direzione territoriale di RFI, ha avviato una serie di visite guidate al nascente museo dirette in particolar modo al coinvolgimento delle scuole elementari e medie di Lecce e provincia.

La raccolta è stata visitata anche da un discreto numero di appassionati o semplici visitatori giunti nel Salento da altre parti d’Italia e perfino dall’estero.  Tra aprile 2001 e dicembre 2004 circa 5.000 persone hanno visitato il nascente Museo.

 

 

Inoltre, per fornire un’informazione più completa furono allestite provvisoriamente alcune sale a tema, dedicate all’evoluzione della carrozza ferroviaria, alla storia del segnalamento, alle riproduzioni modellistiche.

Questi allestimenti sono stati smantellati per consentire la ristrutturazione dell’edificio e perciò se ne può avere un’idea solo attraverso le relative pagine d’archivio. I materiali esposti sono stati conservati, durante i lavori, nei carri chiusi della raccolta, ma questo purtroppo non ha impedito alcuni furti, in particolare di gran parte dei modelli presenti sui plastici.

Facendo proprio il progetto dell’AISAF di costituzione di un Museo Ferroviario, il Comune di Lecce nel 2007 ha acquistato dalle FS i fabbricati e parte dell’area di pertinenza, provvedendo alla loro ristrutturazione. Nel 2010 è stata sottoscritta una convenzione con la quale l’Amministrazione Comunale ha affidato all’AISAF Onlus gli edifici ristrutturati e l’area per l’organizzazione e la gestione del Museo Ferroviario della Puglia.

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